giorno #19

Tra un episodio e l'altro de "La Tata" [che danno su Amazon Prime Video, inspiegabilmente, solo in inglese e portoghese] oggi è il giorno dell'uovo in camicia.

Chi mi conosce sa che le uova, insieme a patate e cipolle, sono le fondamenta della mia alimentazione.

Per quanto riguarda l'argomento, mi sento di consigliare caldamente il libro "Uova" di Michel Roux, il quale vi spiegherà [meglio della sottoscritta] perché le uova sono forse l'alimento più intelligente a nostra disposizione.

Per preparare l'uovo in camicia vi serviranno, oltre alle uova:

un pentolino possibilmente molto piccolo [io ne uso uno da 500 ml, quindi il resto delle dosi sono rapportate a questa capacità]

2 cucchiai di aceto di vino bianco

1 cucchiaino di sale grosso

una bella dose di perseveranza

Portate a bollore l'acqua con il sale e l'aceto. Sgusciate in una ciotolina un uovo.

Quando l'acqua sta bollendo create un vortice all'interno del pentolino [io mi trovo meglio con le bacchette che con il cucchiaio]; quando il vortice sarà diventato uno spettrale maelstrom, fate gentilmente scivolare l'uovo al suo interno raccomando la sua anima alla divinità delle uova, alzate la fiamma e cuocete per due minuti. [comunque trovate il mini-video qui sotto]

Preparate una ciotola con acqua fredda e ghiaccio nella quale trasferire l'uovo cotto. Se tenete le uova in acqua dentro un contenitore con il coperchio, potete conservarle in frigorifero fino a due giorni. Per farle rinvenire basta tuffarle in acqua bollente per una trentina di secondi.

L'aspetto ectoplasmico e fluttuante dell'uovo cotto in questo caso è perfettamete normale: potete rifilarlo con il coltello, oppure nasconderlo sotto all'uovo stesso nel momento in cui impiattate.

Se l'uovo si rompe non fatene un dramma: sostituite l'acqua e rifate daccapo. Un uovo costa mediamente 25 centesimi, stabilite il vostro investimento economico e perseverate fino al

successo.

Vedrete che, in questo caso, anche la bilancia farà il tifo per voi.